Bill Evans afferma due concetti che ritengo essenziali:
- il jazz è una musica del "come", non del "cosa" . Il "jazz process" (come si suona un qualsiasi materiale melodico, non cosa si suona):
- distinzione fra musiche scritte e musiche improvvisate. Oggi potremmo usare in proposito la terminologia di Vincenzo Caporaletti: per le musiche composte e scritte "musiche che utilizzano il medium visivo", e per le altre "musiche che si basano sul principio audiotattile".
testo integrale:
http://www.jazzprofessional.com/interviews/Bill%20Evans_1.htm
Intervista con sottotitoli in spagnolo: